"La conservazione ed il restauro dei nostri beni culturali è una grande
sfida, perché dal momento in cui un monumento, un manufatto, un dipinto o un
documento è perduto, è perduto per sempre” con queste parole Mr Jagannath Pahadia, Governatore dello Stato
dell’Haryana, ha aperto il suo discorso nel corso dell’inaugurazione ufficiale
della filiale CTS di New Delhi.
La cerimonia (nella foto il taglio del nastro) si è svolta alla presenza
del Ministro della Cultura dell’India, Mrs
Chandresh Kumari Katoch, oltre a quella del Governatore dello Stato
dell’Haryana, e della Direttrice del Centro Culturale dell’Ambasciata Italiana,Mrs Angela Trezza, nei nuovi locali situati
nella zona industriale di Okhla. Erano presenti anche l’Amministratore della C.T.S. casa madre italiana, Geom.
Mauro Danese, ed il responsabile dell’Ufficio Tecnico C.T.S., Dott. Leonardo Borgioli.
Le autorità intervenute hanno potuto visitare la
showroom dove sono esposte tutte le attrezzature distribuite da C.T.S. (nella foto
sottostante un momento della visita).
Nel prosieguo della
cerimonia il Governatore ha sottolineato che l’India ha più di 5000 anni di
storia, con una ricchezza di antica cultura. Ci sono circa 6000 monumenti protetti
dall’Archaeological Survey of India e più di un milione di oggetti antichi nei
musei archeologici. Oltre a questo ogni stato (l’India è una repubblica di
stati federati), ha i suoi monumenti e musei, gestiti in totale autonomia.
Congratulandosi con il
personale e con Roberto Bello, amministratore di C.T.S. India, il Governatore ha detto che
questa filiale faciliterà l’accesso a nuove tecnologie e attrezzature, alle
organizzazioni e agli esperti di conservazione indiani che fino ad oggi hanno
dovuto cercare i materiali da più fornitori e in diverse parti del mondo.
Il
Ministro della cultura dell’Unione, Mrs Chandresh Kumari Katoch, ha detto che
"dobbiamo adottare un approccio mirato alla conservazione e alle tecniche di
restauro per preservare il nostro patrimonio, e che questo investimento metterà
in moto altre forze economiche che ci permetteranno di sfruttare un’opportunità
che deve ancora realizzare il suo pieno potenziale.” Augurando il successo alla
nuova società, il Ministro ha espresso la speranza di una promozione e
facilitazione nello scambio di conoscenze tra i professionisti della
conservazione.
Come primo
passo nella realizzazione di questo auspicio, si sono tenuti due seminari su
svariati argomenti: il primo nella stessa sede CTS, un secondo presso i
laboratori dell’INTACH (Indian National Trust For Art and Cultural
Heritage), la più grande organizzazione non-profit indiana che si occupa di
conservazione del patrimonio culturale.
Approfittando
del contemporaneo svolgimento del Congresso "Preventive and Curative Conservation of Cultural Property
in Salar Jung Museum” la
delegazione CTS si è trasferita poi nel cuore
dell’India, ad Hyderabad, presso il museo "Salar Jung” che ha
ospitato il congresso. Circa 100 conservatori appartenenti a varie istituzioni
indiane si erano dati appuntamento per uno scambio di idee estremamente vivace,
in forte contrasto con quanto avviene in molti congressi italiani. Siamo
rimasti infatti piacevolmente stupiti dalla quantità di domande, ma anche di
opinioni critiche, sollevate al termine delle varie presentazioni. Leonardo Borgioli
ha presentato due relazioni, dal titolo "Materials for restoration of polychrome wooden statues and their
influence on conservation in non-conditioned environments”, e "Selection
of materials for archival storage”. -