Le carte Hanji e la validazione dell’Istituto di
Patologia del Libro
Lo scorso 15 dicembre si è tenuta la Cerimoniaper la consegna da parte dell’Istituto
Centrale per il Restauro e la Conservazione del PatrimonioArchivistico e
Librario del Certificato di Validazione delle carte UiryeongShinhyeonseTraditionalHanji,utilizzate
nel restauro dei beni archivistici e librari.
Questo
evento è stato il naturale risultato di un rapporto bilaterale che si è
sviluppato nel corso di questi ultimi anni tra le due Penisole, Italiana e
Coreana, ove si è creata una forte alleanza tra l’eccellenza del restauro
italiano e l’eccellenza della lavorazione della fibra di gelso in Corea.
I
laboratori scientifici dell’ICRCPAL hanno già analizzato differenti tipi di
carte UiryeongHanji, fornite gentilmente dall’Ambasciata di Repubblica di Corea,
tra cui la UiryeongShinhyeonseTraditionalHanji 1 e la UiryeongShinhyeonseTraditionalHanji
2.
Durante
l’incontro bilateraleè stata presentata una relazionesulle analisi effettuate e
sui risultati ottenuti: le carte Hanji selezionate sono state sottoposte ad
accurate analisi chimiche, fisiche, tecnologiche e di resistenza ad attacco
biologico, effettuate prima e dopoinvecchiamento artificiale dei campioni, che
ne hanno dimostrato la buona qualità.
Le
carte Hanji sono state testate anche nel laboratorio di restauro e successivamente
utilizzate su alcuni importanti documenti:
·
Chartula di
San Francesco (1224), conservata
nella Chiesa inferiore della Basilica S. Francesco ad Assisi, donata dal Santo
a frate Leone, suosegretario, confidente e confessore;
·
CodexPurpureusRossanensis (VI secolo), vangelo miniato conservatopresso il
Museo Diocesano di Rossano Calabro, dichiarato patrimoniodell’UNESCO nel 2015,
e inserito tra i 47 nuovi documentidel Registro della memoria mondiale;
·
Stemmario dell’Archivio Storico del Comune di Cagliari
(XVI-XVIIsecolo);
·
Volume musicale
243 della Biblioteca Casanatense di Roma (1724).
Queste
due carte sono prodotte dal mastro cartaio coreano HyeonseShin e corrispondono
nel nostro catalogo di carte di gelso coreane alle “Hanji“segnate con il codice
1401 e 1502.
Le
carte di HyeonseShin e l’esperienza del Gruppo 130
Alcune
carte di HyeonseShin sono anche state analizzate dai laboratori scientifici dei laboratori
sperimentali della cellulosa presso Innov HUB- Camera di Commercio di Milano
dal Gruppo 130, un gruppo di restauratori europei impiegati sia in enti
pubblici che privati, principalmente provenienti dalla penisola italiana, nato
in occasione del 130° anniversario dei rapporti bilaterali Corea-Italia. Il
Gruppo 130, in occasione del convegno Adapt and Evolve organizzato da ICON lo scorso 2015 a Londra, ha studiato
applicazioni tecniche
della
carta Hanji come supporto temporaneo e permanente per il restauro di materiale
cartaceo antico e moderno, materiale fotografico, cuoio e pergamena. I risultati di questo studio sono stati
presentati, e approfonditi in ogni occasione, nel corso degli interventi e delleapplicazioni presso i Musei Vaticani,
la Biblioteca Ambrosiana di Milano, gli Archivi Storici di Torino, e Villa
Fabris a Thiene.
L’ultima iniziativa
è il prossimo workshop organizzato da Federica Delia, una delle restauratrici
del gruppo 130, di cui riportiamo il link:
http://restaurolibro.com/corsi/laboratori/
Non
ultimo, citiamo anche il restauro del Mappamondo di Papa Giovanni XXIII curato
dallo studio Conservazione Opere su Carta Nella Poggi,(protagonista
dell’introduzione in Italia di questa tipologia di carta dalle peculiari
prestazioni e che ha dedicato circa 10 anni di ricerca tra viaggi in Corea,
studi, ricerche, analisi e discussioni) e che ha selezionato, rispettivamente
per questo restauro le carte 1901 e
1303, per l’applicazionetemporanea e
permanente, con ottimi risultati per la loro resistenza meccanica, adattabilità
in 3D e stabilità dimensionale. Anche le carte 1303 e 1901, presenti nel nostro
catalogo, sono opera del Mastro Cartaio Shin.
Dalle
carte di HyeonseShin e di altri maestri cartai coreani all’impegno di CTS per
garantire la qualità del prodotto immesso nel mercato e soddisfare le diverse
esigenze dei restauratori
Le
carte di MrShin, come quelle prodotte da altri maestri cartai coreani
selezionati da CTS per il progetto “Hanji, carte ad uso nel restauro”,sono
prodotte con:
1.
Materia prima nel territorio di produzione e sua lavorazione:
Viene
selezionata solo la fibra più interna della corteccia della BroussonetiaPapyrifera,
pianta nativa in Corea (dak, chamdak in coreano),depurata con liscivia (anziché
soda caustica),risciacquata in acqua corrente, sbiancata al sole. Per la
preparazione della polpa e per il peculiare drenaggio dell’acqua nel telaio, viene
utilizzata la mucillaggine dell’ibisco del tramonto come addensante dell’acqua.
2.
Geometria della forma, dimensioni e peso:
Mentre i mastri
cartai giapponesi si sono specializzati nella realizzazione di carte a bassa
grammatura, quelli coreani si contraddistinguono per le carte di alta
grammatura; tuttavia, in entrambi i Paesi ritroviamo la convivenza di carte a
bassa e alta grammatura. In Corea si trova però la convivenza di due telai
strutturati in maniera molto diversa, dei quali uno è comune alla tradizione
giapponese (ssangbal, a doppia intelaiatura), l’altro invece è autoctono e
peculiare alla penisola coreana (webal, a singola intelaiatura).
Il
telaio Webal si contraddistingue rispetto al telaio “ssangbal”, a doppia
intelaiatura, per il diverso drenaggio dell’acqua nel momento di
produzione del foglio. Questo specifico telaio permette la produzione di un
foglio laminato con un incrocio delle fibre multitrasversale conferendo
alla carta, una volta asciutta, una resistenza allo strappo superiore alle carte
prodotte con telaio ssangbal/stile giapponese,
3. Acqua:è richiesto ai mastri cartai di utilizzare acqua pura
e non avere troppe sostanze minerali.
4. Asciugatura del
foglio: per il restauro su carta ,
grazie allavoro svolto dai restauratori che hanno lavorato su questo progetto,
è da preferire l’asciugatura su legno anziché su metallo; l’asciugatura su
legno è molto più graduale e il risultato finale è un foglio molto più morbido,
mentre su metallo il foglio rimane più secco (a causa dello stress termico a
cui è sottoposta la fibra che porta all’evaporazione dell’acqua più rapida).
5.
Ildochim o calandratura: questa
operazione è svolta manualmente per comprimere le fibre e renderle, con un’
azione di tipo meccanico, meno assorbenti.
Utilizzo
della carta Hanji prodotta con telaio Webal e SSAng BAL
Le carte Hanji
prodotte con telaio Webal o SSAngbal possono essere impiegate nel restauro
cartaceo sia per applicazioni temporanee che permanenti.
Nel nostro catalogo è
presente la gamma di carte Hanji che abbiamo selezionato, con le caratteristiche che permettono all’utilizzatore di scegliere
la carta in base alla condizione di contorno in cui tende applicarla.
Per
esempio, La carta Webal è, da un certo punto di vista, meno utilizzabile per
risarcimento strappi e lacune; È altresì vero, che per poter sfrangiare la
carta di gelso prodotta con il telaio Webal, l’utilizzo di alcol permette di
fare un ottimo taglio sfrangiato ottenendo delle strisce molto sottili e
resistenti, divenendo così un nuovo strumento per certe operazioni.Nello stesso
tempo l’Hanji prodotta con telaio webal è ottima per foderature, anche in 3 D,
per la sua stabilità dimensionale e nello stesso tempo adattabilità al corpo su
cui è messa in contatto, grazie alla peculiare distribuzione delle lunghe fibre
incrociate.
C.T.S., che dalle
origini dell’immissione della carta Hanji in Italia, ha appoggiato la ricerca,
con questo articolo intende rinnovare gratitudine a tutti gli operatori che ne
hanno fatto parte, e grazie agli studi svolti, alle soluzioni che l’impiego
dell’Hanji ha offerto e all’analisi dei risultati ottenuti, è lieta di poter
offrire ai propri consumatori un prodotto artigianale che può diventare un
valevole strumento operativo.
Alcune immagini del
progetto Hanji:
- Mou Signing Ceremony for Collaborative Research on Cultural Heritage
Preservation ICRCPAL (Nella Poggi,
Foto 1).
-
29 Gennaio 2017. Convegno A
thousand year of Hanji, Hanji Meets the
World, Messe Frankfurt, FrancoforteFoto: Korea Art and Craft Foundation
(
Foto 2)
-
Workshop
sulle Tinture Naturali sulla carta Hanji con il metodo tradizionale coreano,
Villa Fabris, Thiene. Restauratori della carta e del restauro tessile
condividono le loro esperienze per due giorni nei laboratori del Centro Europeo
per i Mestieri del Patrimonio (
Foto 3)
-
Il
gruppo 130° al workshop presso la Biblioteca Trivulziana a Milano (
Foto 4)
-