È
finalmente disponibile il nuovo adesivo EVA in film, studiato e prodotto da
C.T.S. srl.
Il nuovo EVA FILM
65
è un adesivo sottoforma di film secco, di spessore 65 micron, nato per la
foderatura dei dipinti su tela, ma che può essere usato in qualsiasi altro
settore in cui deve essere evitata la presenza di solventi nelle operazioni di
adesione.
Il film
è composto da una miscela di resine etilenvinilacetato, urea-aldeide e cera
microcristallina, materiali estremamente resistenti all’ingiallimento e
alla reticolazione. Per queste caratteristiche, l’adesivo risulta
reversibile anche a distanza di decenni. La reversibilità è ottenuta tramite
solventi polari o calore.
Con EVA
FILM 65 si viene incontro alle richieste di stabilità ed in particolare al
problema dell’insorgere di ingiallimenti riscontrati in passato. Come è noto
l’uscita dal mercato della resina chetonica Laropal K80 aveva portato alla
modifica di una serie di formulazioni che la utilizzavano, da sola o in
combinazione con altre resine, come nel caso del Beva 371. L’unica resina
chetonica alternativa era in partenza di colore giallo, e cercando di mantenere
inalterate le proprietà di adesione della miscela, si arrivò a formulare il
Beva 371 con un leggero colore paglierino.
A
partire dal 2017 questa resina chetonica è stata sostituita con una resina
urea-aldeide perfettamente trasparente, e quindi attualmente il Beva 371 è
nuovamente incolore. Anche il nuovo EVA FILM 65 si basa su questa resina
urea-aldeide, che viene aggiunta alle classiche etilenvinilacetato e alla
paraffina.
Tramite
degli speciali laminatoi, l’impasto di adesivo viene estruso su di un film di
supporto (poliestere monosiliconato da 37 micron), che viene a sua volta
accoppiato con un secondo film di protezione (poliestere monosiliconato da 23
micron). Si ottiene così un sandwich perfettamente trasparente che facilita il
posizionamento e la sagomatura.
Come nel
caso di altri classici adesivi in film, è necessario seguire alcune semplici regole
per ottenere una adesione ottimale.
- Una volta individuata e ritagliata con
precisione l’area necessaria, si rimuovere il foglio di protezione in
poliestere: lo strato di EVA FILM 65 rimane attaccato all’altro film
poliestere di supporto (il lato con l’adesivo è morbido al tatto ed appare
leggermente opaco).
- Si colloca EVA FILM 65 sulla tela
da rifodero (o qualsiasi altro materiale prescelto), e si applica calore e
pressione per trasferire il film adesivo, con due modalità:
1. con
tavola calda/bassa pressione si porta la temperatura a circa 65°C e poi si
lascia poi raffreddare esercitando contemporaneamente una leggera pressione sul
film, con il vuoto o con qualsiasi altro sistema.
2. con
ferro da stiro si verifica prima che la temperatura della piastra sia di circa
65°C, si stira e si esercita immediatamente una pressione fino a
completo raffreddamento.
- A questo punto si rimuove il film
poliestere di supporto. Il film adesivo sarà rimasto sulla tela da rifodero, e
si può quindi procedere alla foderatura-
Lo strato di EVA FILM 65 può essere
attivato, ossia reso nuovamente appiccicoso, sempre con tre modalità: solventi,
calore, o la loro azione combinata.
1. I
solventi utilizzabili sono moltissimi, da quelli polari come l’acetone e gli
acetati, agli aromatici, fino agli idrocarburi come cicloesano o white spirit.
Si spruzzano o si distribuiscono a pennello sulla superficie del film, e si
verifica a mano l’avvenuta attivazione. I tempi variano a seconda del solvente.
2. Il film
ritorna appiccicoso alla temperatura di 65°C, dato che si supera il punto di
fusione della cera e le temperature di rammollimento di alcuni dei componenti
polimerici. Per la riattivazione del film con il solo calore, non è necessario
l’impiego di solventi, e quindi non si ha alcuno sviluppo di vapori pericolosi
per il restauratore. Inoltre, questa procedura permette di ottenere l’adesione
di manufatti sensibili ai solventi, ed elimina ogni rischio di formazione di
macchie o altri fenomeni di diffusione.
3. Infine, EVA FILM 65 può essere
riattivato anche ad una temperatura minore di 65°C, con l’azione combinata di
solventi e calore. Dopo aver trasferito il film alla tela da rifodero scelta, si
spruzza sulla superficie un solvente con bassa velocità di evaporazione come il
White Spirit; dopo pochi minuti il film diventerà appiccicoso come un adesivo a
contatto e potrà essere usato già a circa 45°C. Dopo l’ulteriore raffreddamento
e l'evaporazione del solvente spruzzato, si otterrà un legame molto tenace tra
i materiali. In questo caso si deve lavorare con un minimo apporto di
pressione, dato che la contemporanea presenza di solvente e calore potrebbe
rendere lo strato pittorico morbido e quindi a rischio di deformazione
(appiattimento).
Importante! Se la
temperatura applicata è superiore ai 70°C, oltre ad un possibile danno allo
strato pittorico, si rischia di fluidificare eccessivamente il film facendolo
penetrare all’interno della tela stessa, fino a raggiungere lo strato
pittorico, con conseguente alterazione della cromia. Si raccomanda quindi di utilizzare
un termometro a infrarossi (tipo Mod.652), nel caso non si disponga di una
tavola calda/bassa pressione. Non è insolito che con i ferri da stiro si
raggiungano i 90°C, causando un “effetto plastificato” che in passato è
stato imputato al prodotto e non all’inesperienza del foderatore, abituato
magari a lavorare con le tradizionali colle pasta…..
- In linea generale con l’aumento della
temperatura aumenta la forza di adesione.
- Il raffreddamento (o nel caso si sia
lavorato a freddo con la riattivazione a solvente, la completa asciugatura), deve
sempre avvenire sotto pressione. Se si rimuove la pressione con il
film ancora tiepido o contenente solvente, si avrà il distacco delle due tele o
la formazione di bolle di distacco; in tal caso ripetere correttamente
l’operazione.
- EVA FILM 65 ha
un’altezza di 1 mt; se fossero necessarie dimensioni maggiori si può affiancare
un altro pezzo di EVA FILM 65, unendolo con del nastro adesivo applicato
sul supporto di film poliestere. Una volta trasferito il film sul supporto
l’adesione avverrà in modo omogeneo, senza discontinuità tra le giunzioni.
- Nel caso si voglia effettuare una
foderatura trasparente, utilizzare EVA FILM 65 e tela poliestere Origam
o velo di Lione.
-
Per la rimozione delle foderature
in cui sia stato impiegato EVA FILM 65 si possono utilizzare svariati
solventi, dall’acetone fino a quelli apolari come white spirit, ligroina e
cicloesano. Effettuare prima delle prove per individuare il solvente che non
causi danni allo strato pittorico. I solventi rigonfiano il film rendendolo
facilmente asportabile senza contaminare né macchiare il materiale assorbente.
Se non si vuole utilizzare solventi, si può procedere alla rimozione tramite
riscaldamento a 55-60°C.
-