Immaginate di
poter controllare un certo volume d’acqua, depositarlo su di una superficie, e
lì tenerlo per il tempo che vi aggrada, regolandone anche la penetrazione
attraverso la superficie stessa..... e magari ottenendo anche il distacco dello
sporco e la sua migrazione dalla superficie verso la massa dell’acqua!
Un sogno da
restauratore sotto stress? O forse, considerato il coinvolgimento nella storia
di alcune alghe, una promessa da imbonitore televisivo?
Si tratta invece
della possibilità offerta dai gel rigidi ottenibili con l’Agar-Agar, un idrocolloide naturale con proprietà
addensanti, costituito da una miscela di sostanze, principalmente Agarosio e
Agaropectina, ed estratto da alcune specie di alghe rosse.
Abbiamo detto della migrazione dello sporco: questa è una
delle proprietà più interessanti dei gel di Agar: infatti sembra che l’acqua
abbia due livelli di mobilità: quella più vicina alle catene polisaccaridiche è
legata fortemente, e concorre alla struttura a palizzata che dà
“rigidità” al gel, mentre la maggior parte dell’acqua può muoversi liberamente
all’interno di queste strutture, e quindi solubilizzare lo sporco idrosolubile
con cui viene a contatto.
Non è del tutto
chiarito il meccanismo della migrazione dello sporco solubilizzato, ma è un
dato di fatto che tempi più lunghi di contatto permettano una maggiore
migrazione nel gel, e quindi un maggior effetto di pulitura.
Ora il materiale è reperibile in tutte le filiali C.T.S.
con il nome AGARART.
La
preparazione del gel è semplice: la polvere di AGARART viene aggiunta alla
soluzione acquosa da addensare, in percentuale variabile tra lo 0,5 ed il 5%
(da determinare in base alla metodologia di applicazione), e si porta ad
ebollizione per 6 minuti, tenendo il tutto sotto agitazione. Quindi si lascia
raffreddare e si ottiene il gel, che può essere ulteriormente liquefatto per
riscaldamento. La soluzione acquosa può contenere chelanti come citrato o EDTA,
oppure tensioattivi nonionici.
L’unità
base dell’Agarosio è il disaccaride Agarobiosio
(rappresentato nella figura sottostante), formato da anelli di 1,3-?-D-Galactopiranosio uniti ad anelli di 3,6-anidro-?-L-Galactopiranosio.
Caratteristica
fondamentale dell’Agar-Agar è quella di dare gel termoreversibili. Fornendo
calore al gel le catene passano in una conformazione a “gomitolo casuale”, e si
forma una soluzione fluida, che può essere colata.
Con
il raffreddamento le catene si ordinano, disponendosi ad elica e formando così
dei tubi in cui le molecole d’acqua sono fortemente trattenute; la parte
terminale di questi tubi rimane invece disordinata. Questi terminali si legano ai terminali di
catene vicine, formando delle strutture responsabili del caratteristico gel rigido, e all’interno delle quali
le molecole d’acqua possono muoversi.
Questa
frazione di acqua “mobile” può essere espulsa dal gel esercitando una pressione
meccanica. Reidratando il gel rigido, per esempio per semplice immersione in
acqua, si riottiene la forma iniziale del gel, proprietà che viene chiamata di sineresi.
Questi
gel sono stati presi in esame fin dagli anni ’60, ma solo negli ultimi anni sono
stati condotti studi più approfonditi sulle loro caratteristiche e le loro potenzialità
nella pulitura.
Il gel rigido di AGARART può essere appoggiato sulle
superfici, oppure applicato fluido a pennello e lasciato gelificare sulle
superfici. Ricordiamo che il processo di
gelificazione/liquefazione può essere invertito indefinitamente scaldando e raffreddando,
ed è per questo che si parla di gel termoreversibili.
Recentissimi
studi sulle condizioni applicative dei gel di Agar sono stati presentati al
Congresso IGIIC, tenutosi pochi giorni fa a Napoli. In particolare il testo di Rabbolini e Anzani
(ACONERRE snc.), illustra le diverse possibilità di applicazione del metodo e
l’intervento su un gesso (“la Bella Pallanza”), e su un busto marmoreo di donna,
entrambe opere di Paolo Troubetzkoy.
In
questi due casi la soluzione di Agar ancora calda, liquida, viene
distribuita sulle superfici con un pennello e lasciata raffreddare. In questo
modo il gel che si forma segue perfettamente le scabrosità della superficie, e
viene poi rimosso meccanicamente sollevandolo delicatamente. Sono fondamentali
per il controllo del livello ottimale di pulitura i parametri quali:
- - la temperatura della soluzione al momento
dell’applicazione;
- - la densità della soluzione (come detto sopra, tra lo 0,5 ed il 5%);
- - lo spessore del gel applicato;
- - il tempo di contatto.
Proprio Rabbolini e
Anzani hanno tenuto lo scorso Maggio, presso la sede CTS di Altavilla
Vicentina, un incontro tecnico che ha visto una eccezionale partecipazione, e illustreranno
all’imminente Salone del Restauro di Firenze un progetto d’intervento con
Stefania De Zanche, sull’associazione delle puliture laser e dei gel rigidi.
L’appuntamento è per Giovedì 29 Ottobre.
Infine
i gel di AGARART trattengono fortemente l’acqua e possono anche essere
utilizzati per l’apporto controllato di umidità. L’acqua va infatti a bagnare
l’interfaccia tra la superficie e il gel rigido, penetrando lentamente e in
modo limitato nella struttura porosa del materiale, fatto di particolare
importanza per substrati porosi e sensibili all’acqua, come dipinti su tela e
tavola, policromie lignee, dorature, gessi.....
Le
possibilità offerte dall’ AGARART sono veramente interessanti, e non dubitiamo
che i prossimi anni vedranno una diffusa applicazione sui più svariati
supporti. Come sempre attendiamo i vostri riscontri, obiezioni, suggerimenti
Per saperne di più:
1. E. Campani, A. Casoli, P. Cremonesi, I. Saccani, E. Signorini. L’uso di
Agarosio e Agar per la preparazione di “Gel Rigidi” – Use of Agarose and Agar
for preparing “Rigid Gels”, Traduzione di Diane Kunzelman. Quaderni
del Cesmar7, n.4, Il Prato, Padova 2007.
2. M. Anzani, M. Berzioli, M. Cagna, E. Campani, A. Casoli, P. Cremonesi, M.
Fratelli, A. Rabbolini - D. Riggiardi. Gel rigidi di Agar per il trattamento
di pulitura di manufatti in gesso - Use of Rigid Agar Gels for Cleaning Plaster
Objects, Quaderni del Cesmar7, n.6, Il Prato, Padova 2008.
3. M. Anzani, A. Rabbolini; “Il RESTAURO DEL MATERIALE LAPIDEO CON I GEL DI
AGAR AGAR: il gesso “La bella Pallanza” e il marmo “Busto di donna”di Paolo
Troubetzkoy”. VII Congresso Nazionale IGIIC – Lo Stato dell’Arte – Napoli, 8-10
Ottobre 2009
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